Sposini, i medici: "Le condizioni sono buone"

Sono "buone" le condizioni di Lamberto Sposini, ancora ricoverato in Terapia intensiva al Policlinico Gemelli di Roma. Il giornalista, secondo quanto scrive il bollettino medico diffuso sabato mattina, "risponde agli stimoli dolorosi". La prognosi resta riservata ma "non si parla più di pericolo di vita", sottolinea un collega di Sposini, Michele Cucuzza, rimasto a lungo in ospedale accanto al malato.
Sempre secondo quanto si legge nel bollettino sulle condizioni del giornalista televisivo, che si è sentito male venerdì negli studi romani della Rai di via Teulada, Sposini rimarrà in coma farmacologico per almeno 48 ore. A seguirlo c'è lo staff medico del Policlinico universitario, coordinato dai professori Giulio Maira e Roberto Proietti.


Cucuzza: non si parla più di pericolo di vita
Per Lamberto Sposini "non si parla più di pericolo di vita ma di tempi e qualità del recupero. Siamo in una fase di attesa, di cauto ottimismo. A quanto si è saputo, ha reagito positivamente ad alcuni stimoli. Ora però è in coma farmacologico e ci resterà ancora qualche giorno. Poi sarà gradualmente riportato alla coscienza, speriamo che il decorso sia totalmente positivo", come ha detto Michele Cucuzza, che dalla mattina di sabato è al Policlinico Gemelli accanto all'amico e collega.

"I medici mantengono il massimo riserbo - ha aggiunto -. Queste sono le cose che abbiamo saputo tra colleghi e amici".

La Regione Lazio: "Il giornalista è stato soccorso e assistito nel migliore dei modi"
A Lamberto Sposini "l'ospedale Santo Spirito ha prestato le cure necessarie per stabilizzare il grave quadro clinico e ha poi disposto il trasferimento verso il Policlinico Gemelli". E' quanto si legge in una nota diffusa dall'assessorato alla Salute della Regione Lazio. Il Policlinico Gemelli, si precisa, "è la struttura di riferimento per la neurochirurgia dotata di specialità quali neuroradiologia interventistica e una rianimazione specifica per la neurochirurgia necessarie a salvare la vita a Sposini".

"Continuiamo a registrare sterili polemiche e dichiarazioni pretestuose, come nel caso dell'Anaao, fatte senza alcuna conoscenza di quello che è il quadro clinico. Prendiamo atto del comportamento di chi sta utilizzando la notorietà del giornalista per fare politica e attaccare l'amministrazione regionale - prosegue il comunicato dell'assessorato regionale -. Il giornalista è stato soccorso e assistito nel migliore dei modi e i medici hanno agito secondo gli standard e le linee guida che consentono di fornire le migliori cure in base alle condizioni cliniche del paziente".

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